Pilates come strumento per la gestione dell'incontinenza
«Il Pilates contempla un tipo di movimento che avviene in maniera fluida e con il pieno controllo del proprio corpo. Il vero obiettivo del Pilates è portarti a ‘’sentire’’ il tuo corpo nella sua interezza, come se tutto fosse legato armoniosamente, un’unità funzionante ed integra”.
Rebecca Leone da Rclub Album dicembre 2015
L’importanza dei muscoli pelvici nel Pilates
Uno dei principi fondamentali del metodo Pilates è la consapevolezza e l’attivazione dei muscoli stabilizzatori profondi (trasverso dell’addome, multifido e muscoli pelvici); tra questi i muscoli pelvici hanno un ruolo rilevante, sia nella stabilizzazione della colonna lombare sia perché il mantenimento di un loro adeguato tono contribuisce a limitare e in alcuni casi a risolvere disturbi legati alla sfera pelvica come l’incontinenza.
Spesso, purtroppo, molti operatori durante l’esecuzione degli esercizi non danno all’attivazione dei muscoli pelvici la giusta rilevanza, trascurando così un principio fondamentale del metodo, ma soprattutto mettendo a rischio la salute della persona e invalidando l’efficacia del metodo stesso.
La cosa più difficile per la maggior parte delle persone è prendere coscienza di questi muscoli; possiamo definirli “zone sconosciute” in quanto non producono un movimento visibile e difficilmente sono chiamati in gioco nei normali gesti quotidiani. Si impara a conoscerli dopo un training percettivo.
“La contrazione simultanea dei muscoli pelvici con il trasverso dell’addome offre stabilità e supporto a tutta la regione lombo-pelvica. I muscoli del pavimento pelvico formano un lenzuolo che si trova tra l’osso pubico, il coccige e i due ischi. Per ottenere un coinvolgimento ottimale bisogna immaginare che questi muscoli si contraggano e sollevino delicatamente”.
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Funzionamento dei muscoli pelvici
Come altri muscoli del nostro corpo i muscoli pelvici sono composti da fibre toniche (lente) e fibre fasiche (veloci); le prime sono essenzialmente adibite a mantenere la contrazione per un periodo di tempo più lungo, le seconde sviluppano maggior forza, ma la loro contrazione si esaurisce più velocemente.
Spesso a una buona validità fasica non corrisponde altrettanta efficacia tonica; questo aspetto è molto importante se si tiene conto che la muscolatura perineale è una muscolatura deputata essenzialmente ad una attività di tipo tonico. In altre parole, ad un urgente bisogno di urinare prima saranno attivate le fibre fasiche, cioè quelle che impediranno la fuoriuscita di urina, ma immediatamente dopo saranno attivate le fibre toniche, cioè quelle che daranno il tempo di trovare la toilette altrimenti la perdita di urine è inevitabile.
Condizioni comuni
Nella maggior parte delle donne a causa del parto, della menopausa, dell’età e per molti altri motivi ancora tra cui non trascurerei il “non uso”, i muscoli del pavimento pelvico si sono indeboliti hanno perso tonicità e forza, ma possiamo trovare anche situazioni in cui accade l’esatto contrario.
È questo il caso di una muscolatura pelvica contratta, carente di resistenza e assenza di elasticità necessaria alla coattivazione dei muscoli trasversi; quindi se noi incentiviamo la loro contrazione corriamo il rischio di peggiorare la situazione favorendo un effetto negativo che può portare ad ipertono, dolore pelvico, difficoltà della defecazione ecc.
Gli esercizi pelvici, se eseguiti con la giusta modalità, grazie ad un maggiore afflusso di sangue riportano vitalità a questi muscoli ossigenandoli e riducendo una condizione di stasi che può aumentare il rischio di peggiorare o creare problematiche pelviche.
Benefici del pilates durante la riabilitazione pelvica
Il Pilates per la sua impostazione nell’esecuzione degli esercizi (associazione pavimento pelvico-trasverso addominale e tenuta durante tutto lo svolgimento dell’esercizio), favorisce di gran lunga il rinforzo delle fibre toniche.
Molto spesso i pazienti che intraprendono cicli di riabilitazione pelvica riferiscono forte difficoltà nel mettere in pratica quello che hanno acquisito, in altre parole è l’automatizzazione dell’attività muscolare perineale durante lo svolgimento delle normali attività della vita quotidiana che può vanificare la terapia riabilitativa.
In quest’ottica intraprendere un’attività motoria come il Pilates può essere di grande aiuto.
“Una buona postura può essere facilmente acquisita soltanto quando l’intero meccanismo del corpo è sotto un perfetto controllo” da «ritorno alla vita» di J.H. Pilates.
Partendo dal presupposto che uno dei concetti fondamentali del Pilates è l’ascolto e la concentrazione sul proprio corpo, il metodo Pilates risulta essere un’ottima attività fisica in quanto – oltre ad apportare benefici sul controllo posturale, tonificazione, fluidità dei movimenti e coordinazione – può essere impiegato con successo come attività di proseguimento alla riabilitazione pelvica vera e propria e soprattutto come prevenzione.
Consigli: il pilates come strumento riabilitativo
In una prima fase è consigliabile eseguire delle sedute singole in modo da focalizzare questi muscoli, prenderne coscienza e infine allenarli per arrivare a raggiungere un adeguato tono.
A nostro avviso è sconsigliabile inserire nei gruppi Pilates, anche se a numero limitato, persone che presentano evidenti patologie riferibili alla zona pelvica (prolasso, incontinenza sia urinaria che fecale ecc.) se non sono sufficientemente in grado di controllare questi muscoli in quanto ciò potrebbe aggravare la patologia stessa; sentiamo spesso di persone che hanno peggiorato la propria situazione frequentando corsi di attività fisica senza un attento controllo da parte dell’operatore. Non è il paziente che si deve adattare al metodo, ma è il metodo che deve essere adeguato per il paziente.
Ammesso che tutti i metodi siano suscettibili di modificazioni dettate, sia dalla situazione particolare che stiamo affrontando, sia dalla preparazione e dall’esperienza del terapista, anche il Pilates, valutando e selezionando gli esercizi più adeguati, può risultare sicuramente utile trattamento dei disturbi pelvici se inserito in un programma più vasto di approccio alla riabilitazione pelvica.
“Concentratevi sui movimenti corretti ogni volta che fate gli esercizi, in modo da non eseguirli impropriamente perdendo tutti i benefici vitali del loro valore. Svolti correttamente e padroneggiati al punto di reazione inconscia, questi esercizi rifletteranno grazia ed equilibrio nelle vostre attività di routine”.
Da «ritorno alla vita» di J.H. Pilates