La Corretta Postura dei Piedi dei Bambini
Dall’età infantile a quella adulta la corretta postura dei piedi è fondamentale per una coordinazione motoria ottimale. I piedi dei bambini meritano attenzioni particolari: è opportuno evitare che una condizione plantare fisiologica (nei primissimi anni di vita), come il piede piatto, diventi patologica.
A che età il bambino deve camminare
Non esiste un’età precisa, solitamente il bambino impara a camminare entro i 18 mesi. Ma è sempre preferibile fare prima tutte le tappe motorie: rotolare, strisciare, gattonare, tirarsi in piedi e appoggiato a qualcosa, camminare di lato (cammino costiero) e finalmente da solo senza appoggio e senza l’aiuto dei genitori.
Se il bambino cammina a punte in dentro è un problema? All’inizio del cammino no, verso i tre anni può essere utile una valutazione ortopedica per avere buoni consigli ad esempio sulle calzature e sulle posizioni sedute scorrette da evitare.
Se il bambino cammina a punte in fuori è un problema? Sicuramente non è corretto e nel tempo deve risolversi. Può essere dovuto al un problema di appoggio del piede, come nel piede pronato.
Se il bambino cammina sulle punte è un problema? No all’inizio del cammino, ma se persiste dopo i 2 anni necessita di valutazione ortopedica per escludere ad esempio problemi muscolari o tendinei, spesso per tendine di Achille corto congenito.
A che età controllare i piedi di un bambino?
Il pediatra valuterà l’appoggio dei piedi del piccolo già poco dopo l’inizio del cammino autonomo, per poi effettuare controlli periodici: a 3 anni, a 6-7 anni, a 9-10 anni e a 12 anni – quando avviene la formazione dell’arcata plantare – e durante l’adolescenza a maturazione completa.
In caso di piede pronato sospetto è consigliabile la valutazione ortopedica pediatrica.
Quando l’appoggio del piede non è corretto?
L’appoggio del piede non è corretto se, osservato in posizione eretta, si presentano queste tre condizioni plantari:
- piede piatto: la pianta del piede appoggia tutta a terra.
- piede cavo: la pianta del piede è troppo incavata.
- calcagno valgo: guardando il piede da dietro, il calcagno non è allineato con la gamba, ma spostato all’esterno.
Calcagno valgo e piede pronato sono sinonimi?
Quando il piede è pronato, si riscontra spesso anche uno stato di valgismo del calcagno: il tallone è fuoriposto, deviato verso l’esterno. In questo caso si può parlare di piede valgo pronato.
Il calcagno valgo che caratterizza il piede pronato può associarsi ad un’impronta di piattismo, di cavismo ed anche ad un’impronta normale, però l’impronta plantare è di secondaria importanza, ciò che conta è il valgismo calcaneare.
Quali sono le cause del piede pronato?
Le cause del piede pronato possono essere molteplici, le più comuni sono:
- la non corretta esecuzione del passo e della corsa con un cammino a punte in fuori.
- la presenza di tendine di Achille corto.
- l’iperlassità costituzionale.
- l’uso di scarpe non fisiologiche.
- il sovrappeso.
- la scarsa attività fisica.
Il calcagno valgo nei bambini si risolve da solo con la crescita?
Raramente, con la crescita, il calcagno valgo si risolve: spesso, anche se il piattismo del bambino più piccolo scompare, il valgismo del calcagno resta presente.
Il piede pronato si risolve con i plantari?
I plantari, date le poche evidenze scientifiche pubblicate, non possono essere considerati una terapia per correggere il piede pronato e il calcagno valgo nei bambini. Sono da considerarsi come strumenti per migliorare, eventualmente, la situazione di comfort del piede.
Migliorare la condizione di calcagno valgo con esercizi fisioterapici per l’autocorrezione
Gli esercizi fisioterapici indirizzati all’autocorrezione del valgismo del calcagno – se bene insegnati – possono migliorare l’appoggio del piede e rappresentare per il piede pronato rimedi dalla valenza correttiva. Il paziente deve essere, chiaramente, un ragazzo capace di collaborazione: un buon allievo, seguito nel modo corretto, sarà in grado di ottenere i risultati migliori.
Esiste la possibilità di correzione chirurgica? A che età?
L’intervento al piede pronato è possibile: l’intervento chirurgico di riallineamento calcaneare è mininvasivo. Si operano i due piedi insieme e si utilizzano viti calcaneo-stop riassorbibili che permettono di evitare un secondo intervento di rimozione.
I pazienti riprendono la deambulazione assistita il giorno successivo all’intervento, i risultati ottenuti sono ottimi. Di solito l’intervento viene effettuato dai 9 ai 14 anni ma si può eseguire anche nel giovane adulto.
Presso Sport Clinic vengono effettuate visite specialistiche e percorsi di riabilitazione per bambini e adulti, ed è possibile valutare, tramite uno specifico esame, la postura e la distribuzione del peso del corpo sulla pianta dei piedi.
Dott. Pagliazzi e Dott.ssa Novembri
Medico Chirurgo spec. Ortopedia e Traumatologia – Ortopedia Pediatrica presso Meyer Firenze