Idrokinesiterapia: i principi fisici in gioco
Dal principio di Archimede alla temperatura dell’acqua
Noi fisioterapisti conosciamo bene l’effetto e l’aiuto che può dare l’idrokinesiterapia nel ripristinare il movimento, la mobilità articolare, l’efficienza e la forza di muscoli e ossa.
Gli esercizi in acqua stimolano la coordinazione e il controllo motorio migliorando la consapevolezza dei propri movimenti.
L’equilibrio aiuta a sentirci più forti e stabili contro l’effetto della gravità.
Rafforzando questi tre aspetti siamo in grado di utilizzare parti del nostro corpo in modo più efficace e versatile.
In particolare per gli anziani, avere un maggior controllo del proprio corpo è un fattore psicologico molto importante. Riuscire a padroneggiare i movimenti, infatti, aiuta le persone di una certa età ad avere più autostima e autosufficienza anche nello svolgimento delle attività quotidiane.
Per ottenere questi risultati, oltre che affidarsi alle competenze e all’esperienza del vostro fisioterapista, basterà sfruttare le caratteristiche fisiche dell’acqua.
Le caratteristiche fisiche dell’acqua utili alla rieducazione al movimento
Il principio di Archimede e la spinta idrostatica
Ad esempio la spinta idrostatica ci permette di riprendere precocemente la rieducazione al movimento e di eseguire esercizi di recupero dello schema motorio interessato, riducendo il peso che grava sulle articolazioni compromesse e migliorando l’irrorazione dei tessuti.
Infatti una volta dentro l’acqua potrete sfruttare a vostro vantaggio il Principio di Archimede, secondo il quale un corpo immerso in un liquido riceve una spinta dal basso verso l’alto pari al peso del corpo immerso in quel liquido.
Se immersi fino al collo, questa caratteristica fisica dell’acqua permette di ridurre fino all’80-90% del peso corporeo, consentendo di camminare e svolgere esercizi specifici senza gravare sull’arto infortunato.
L’acqua sostituirà completamente le vostre stampelle.
Camminare e fare esercizio terapeutico stando immersi in acqua fino al petto, ridurrà il vostro peso a carico del ginocchio operato di circa il 70%, fornendo grandi vantaggi nella gestione del dolore e del recupero funzionale dell’arto.
Reazione viscosa
La viscosità dell’acqua fornisce invece una maggior resistenza rispetto all’aria agevolando lo svolgimento degli esercizi, riducendo la velocità di esecuzione dei movimenti e favorendo il controllo motorio del gesto stesso.
Per capire meglio cos’è la viscosità dell’acqua possiamo prendere un bicchiere pieno d’acqua e un bicchiere pieno di miele e rovesciarli entrambi sul tavolo. Potremo così osservare che l’acqua fuoriesce dal bicchiere molto velocemente, mentre il miele tende ad essere frenato come da una forma di attrito interno che si oppone allo scivolamento.
Questa proprietà è quantificata da una grandezza fisica che si chiama appunto viscosità. In poche parole se noi riempissimo la nostra piscina di miele avremo ancora maggior resistenza e attrito nel camminare ed eseguire gli esercizi.
Idrokinesiterapia: le condizioni della vasca riabilitativa
Oltre alle proprietà fisiche e chimiche dell’acqua, per poter parlare di fisioterapia in acqua sono molto importanti anche le condizioni della vasca riabilitativa dove questa si svolge.
Per favorire al massimo le cure riabilitative e consentire al paziente la permanenza in acqua per l’intera seduta fisioterapica l’acqua deve oscillare tra i 32 e i 34°C. Questa temperatura assume un ruolo estremamente positivo anche per il benessere psichico del paziente.
I benefici dell’idrokinesiterapia vengono così amplificati dal benessere psico fisico dato dall’acqua calda.
Infatti, lo stimolo termico dell’acqua calda produce una dilatazione dei vasi sanguigni superficiali, con il conseguente aumento della circolazione e del drenaggio delle tossine e delle scorie verso l’esterno. Allo stesso tempo l’aumentato afflusso di tutte quelle sostanze “buone” portate dal sangue, favoriscono e accelerano i processi di riparazione dei tessuti. Per non parlare dell’effetto dell’acqua calda sul sistema nervoso: rilassante e distensivo per i nervi.
Quando invece uno stimolo termico sul corpo è freddo i vasi sanguigni si contraggono e tutto il corpo si irrigidisce.
Campi di applicazione della fisioterapia in acqua
L’Idrokinesiterapia in vasca riabilitativa con acqua calda è applicata in diversi ambiti della riabilitazione: ortopedia, traumatologia, reumatologia, ecc.
La terapia in acqua viene spesso consigliata nelle prime fasi dei programmi riabilitativi post-operatori degli arti inferiori. Appena le ferite chirurgiche sono completamente guarite, per il paziente inizia un dolce e piacevole percorso di esercizi in acqua.
Gli obiettivi principali sono:
- il recupero di una buona mobilità dell’articolazione interessata,
- il ripristino graduale della tolleranza al carico corporeo dell’arto per tornare a camminare autonomamente il prima possibile.
In ambito ortopedico lavorare in acqua risulta utilissimo.
I campi in cui risulta più utile la terapia in acqua sono per il trattamento di protesi d’anca, protesi di ginocchio e di caviglia, per tutti i traumatismi sportivi, per le cadute accidentali, per gli incidenti stradali.
In generale è molto utilizzata per le lesioni che necessitano di un trattamento chirurgico riparativo e non solo.
L’Idrokinesiterapia è di grande aiuto per chi soffre di problemi alla colonna vertebrale, con esiti di lombalgie o lombosciatalgie. Per tenere sotto controllo dolori acuti e persistenti, questo tipo di pazienti non devono sovraccaricare le strutture vertebrali. L’acqua viene in loro aiuto permettendogli di lavorare in galleggiamento e in scarico.
Infine, le sedute di Fisioterapia in acqua sono consigliate anche per contenere e rallentare i processi degenerativi di artrosi, artriti e di altri disturbi articolari, sia acuti che cronici.
– Fisioterapista Lorenzo Neri.
Terapia in acqua
Il nostro Centro di Terapia in Acqua nasce dall’esigenza di fornire un servizio di alto livello a tutti coloro che possono trovare beneficio da questo tipo di terapia.
La fisioterapia in acqua può essere utile per favorire e velocizzare il recupero dopo aver subìto un intervento chirurgico, un trauma sportivo o un incidente stradale. Risulta essere molto utile anche se vi siete sottoposti ad un intervento protesico, o soffrite di lombalgie, dolori articolari o dovete recuperare la funzionalità di un arto dopo una frattura.