Fisioterapia pediatrica in piscina
La fisioterapia in acqua è un toccasana per chiunque, a prescindere da età e sesso del paziente. Spesso si rivela essere un’ottima alleata dei pazienti più anziani, che necessitano di assistenza nei delicati periodi che precedono e seguono un intervento protesico, o nell’affrontare problematiche degenerative legate alle anche e alle ginocchia.
Ma la terza età non è la sola a poter beneficiare di questa tecnica fisioterapica. Nel nostro reparto di fisioterapia pediatrica, infatti, abbiamo un regolare e costante afflusso di giovani e giovanissimi pazienti che hanno bisogno di alcune sedute di idrokinesiterapia per recuperare e superare i loro piccoli e grandi problemi.
Se non sai di cosa si tratta, scopri cos’è l’idroterapia in questo articolo.
Idrokinesiterapia: gli usi più frequenti
Tra gli usi più frequenti della fisioterapia in acqua ci sono quelli per la riabilitazione del piede. Nella crescita e nello sviluppo dei nostri bambini è molto importante monitorare periodicamente l’appoggio dei piedi, che risulta determinante per una postura ottimale. Un piede pronato, un piede valgo, un piede piatto sono tutte alterazioni di un corretto e funzionale appoggio del piede a terra, che inevitabilmente dovrà essere migliorato e corretto.
Fisioterapia in piscina per il piede pronato
Le principali cause per lo sviluppo di un piede pronato possono essere diverse, come: un tendine d’ Achille accorciato, il sovrappeso precoce, l’iperlassità legamentosa o un modo di camminare scorretto con le punte dei piedi ruotate verso l’esterno.
È possibile correggere e intervenire su un piede pronato patologico anche con un intervento chirurgico mininvasivo.
Solitamente il problema è bilaterale e quindi si procede ad operare entrambi i piedi insieme, dando la possibilità al giovane paziente di poter camminare con le stampelle già dal giorno successivo all’intervento. Generalmente i pazienti con intervento di piede pronato hanno un’età compresa tra gli 8 e i 16 anni.
Vista la giovane età, non è sempre facile ritrovare rapidamente la fiducia e la sicurezza di un pieno carico sugli arti operati, ritrovando gli appoggi e le spinte corrette. Per questo motivo fare esercizio specifico in acqua può aiutarli a riprendere fiducia, favorendo un recupero più rapido.
Quasi tutti i bimbi hanno una grande familiarità con l’acqua e una volta dentro la nostra piscina con acqua calda, ritrovano subito un naturale appoggio del piede a terra, senza dolore. Si sentono sostenuti e protetti dall’acqua e leggeri sui piedi. Così facendo potranno abbandonare rapidamente le stampelle e intraprendere un percorso riabilitativo sempre più intenso e mirato.
Il piede cavo e l’idrokinesiterapia
Quando l’appoggio del piede a terra non è corretto, possiamo trovarci di fronte oltre al piede pronato, anche ad altre problematiche, come nel caso di un piede piatto, dove la pianta appoggia a terra per tutta la sua superficie, oppure di un piede cavo quando la volta plantare è troppo accentuata.
Solitamente quelli che ci troviamo a seguire presso il nostro centro sono tutti casi di bambini con piede cavo idiopatico congenito, ovvero riconducibile a un parente stretto con la stessa patologia. Generalmente questa disfunzione interessa entrambi gli arti e si presenta in giovane età. Si corregge con esercizi a secco e in acqua, limitandone l’evoluzione, che quasi sempre si arresta definitivamente con la crescita.
Fisioterapia in acqua per traumi agli arti superiori
Oltre alle patologie che coinvolgono gli arti inferiori dei nostri piccoli pazienti, ci sono anche tanti altri casi di bimbi tra i 5 e i 16-17 anni che hanno bisogno di sedute di fisioterapia in piscina per traumi subiti agli arti superiori. Capitano infatti fratture che interessano il gomito, il polso e l’avambraccio, subite per cadute di bicicletta, cadute dall’altalena, dal monopattino, correndo, giocando o pattinando.
Qualsiasi sia il distretto interessato e il tipo di lesione, questi bimbi avranno un grande vantaggio a fare esercizio in acqua, perché ritroveranno subito la naturalezza di alcune movenze.
I benefici dell’idrokinesiterapia nella riabilitazione di braccia, mani e spalle
Spesso non ci rendiamo conto di compiere movimenti e micromovimenti, come l’oscillazione delle braccia lungo i fianchi durante la camminata, o l’allungamento della mano per prendere un bicchiere sul tavolo. Dopo 30-40 giorni di gesso, questo tipo di gesti non risulteranno più così facili e scontati. In acqua l’arto superiore che dovrà essere riattivato diventerà leggerissimo e quindi più semplice da muovere.
Inizialmente i gesti saranno eseguiti a bassa velocità in modo che il paziente possa percepirli pienamente, senza la necessità di dover vincere un eccessiva resistenza da parte dell’acqua. Infatti più veloce sarà l’esecuzione di un gesto e maggiore sarà la resistenza fornita dall’acqua e quindi più grande lo sforzo necessario per eseguire tale movimento.
Ripristinare la piena mobilità della spalla dopo una lussazione acromion claveare, o di un gomito dopo una frattura sarà il nostro primo obiettivo. Successivamente ci occuperemo di indurre i nostri piccoli pazienti a ritrovare un naturale e spontaneo utilizzo dell’arto nella quotidianità della loro vita domestica, scolastica e sportiva.
Ritrovare la forza e quindi la fiducia per sottoporre l’arto a compiere determinati sforzi, come sollevare lo zaino pieno di libri o prendere a cavalluccio un amico per vedere chi è più forte, saranno solo alcune tra le migliaia di prove che si troveranno ad affrontare di nuovo. Tornare a fare tennis, basket, pallavolo, sarà il completamento perfetto del loro percorso fisioterapico iniziato in acqua.
Buon allenamento a tutti ragazzi!!!
Terapia in acqua
Il nostro Centro di Terapia in Acqua nasce dall’esigenza di fornire un servizio di alto livello a tutti coloro che possono trovare beneficio da questo tipo di terapia.
La fisioterapia in acqua può essere utile per favorire e velocizzare il recupero dopo aver subìto un intervento chirurgico, un trauma sportivo o un incidente stradale. Risulta essere molto utile anche se vi siete sottoposti ad un intervento protesico, o soffrite di lombalgie, dolori articolari o dovete recuperare la funzionalità di un arto dopo una frattura.