Dolori di Crescita nei Bambini
Sport Clinic Risponde
Dott.ssa Francesca Bianchi
Gentile Francesca, ci rivolgiamo a voi sotto consiglio del nostro pediatra. Mario ha 4 anni, è un bambino esuberante, sempre a correre, a sbattere sulle cose, sempre a cadere in terra Sia io che mio marito non possiamo dirci due persone con un fisico normale. Entrambi potremmo essere definiti dei ‘lungagnoni’, lunghi e secchi appunto – con tendenze a movimenti maldestri e non sempre coordinati. Con queste premesse stiamo seguendo lo sviluppo di Mario senza troppe preoccupazioni. Come dice il medico, lo sviluppo a volte procede per salti… a volte sembra che in pochi giorni gli crescano le gambe, acquisisca una posa diversa, con movimenti storti.. e un po’ ci preoccupiamo… inoltre ultimamente accusa dolore alle gambe… inizialmente pensavamo alle cadute continue, ma quando ha cominciato a dire che il dolore era ‘dentro’, profondo… abbiamo deciso che fosse il caso di rivolgersi a un esperto…
Gentile Chiara,
innanzi tutto grazie per averci scritto, cercherò di rispondere nel migliore dei modi – sperando che queste informazioni vi siano utili.
Inizio facendo riferimento a quello che mi avete scritto a proposito di vostro figlio “a volte sembra che in pochi giorni gli crescano le gambe, acquisisca una posa diversa, con movimenti storti” – come il pediatra vi ha spiegato lo sviluppo del bambino procede per salti. Nell’infanzia avvengono numerosi cambiamenti a livello di tutti i segmenti dell’intero corpo, dalla testa ai piedi.
Ecco un breve elenco con descrizione dei punti chiave della crescita in età pediatrica:
- testa
- colonna vertebrale
- arti superiori
- arti inferiori
- ginocchio
Testa
Nel bambino cresce molto velocemente nel primo e secondo anno di vita – andando a completare il suo sviluppo negli anni, fino all’adolescenza.
Colonna vertebrale
Si modifica per consentire al bambino di assumere la posizione eretta, si modifica passando da una curva singola alla nascita a tre curve nell’infanzia. La curva cervicale è la prima a formarsi. All’inizio della deambulazione non è presente la lordosi lombare, che compare in seguito con l’aumento dell’equilibrio e del raddrizzamento.
Arti superiori
Le cartilagini di accrescimento della spalla e del polso sono quelle responsabili della quota maggiore dell’accrescimento dell’arto superiore. Gli arti superiori sono in generale meno vulnerabili perché non sono sottoposti allo stress determinato dal carico.
Arti inferiori
Lo sviluppo degli arti inferiori nel bambino è più complesso.
Anca
Caratterizzata da un’antiversione del collo femorale maggiore rispetto all’adulto – si passa da 40° alla nascita a 0° nell’età adulta, maggiore nelle femmine, intorno ai 3-5 anni.
Ginocchio
Caratterizzato da un allineamento che si modifica con la crescita, nel primo e secondo anno le ginocchia sono a “parentesi” (vare), nel terzo e quarto anno diventano a “X” (valghe), poi progressivamente il valgismo si riduce fino a risolversi fra i sei e nove anni.
Piedi
I bambini presentano spesso il piede piatto, ovvero una più larga area di contatto al suolo, altezza ridotta dell’arco plantare e il calcagno che ruota all’interno. La volta plantare si forma progressivamente nel corso dei primi 6-7 anni di vita.
Lo sviluppo del bambino: i picchi di crescita
La crescita ha due picchi: nei primi due anni e nell’adolescenza. A due anni di età il bambino è circa metà altezza dell’adulto, a 9 anni è circa ¾ dell’altezza dell’adulto.
Durante la crescita anche la quota dei diversi tessuti si modifica. Il grasso sottocutaneo si sviluppa durante il primo anno di vita, con l’età aumenta la percentuale di tessuto muscolare, inoltre durante lo sviluppo del bambino le cartilagini vengono progressivamente sostituite dall’osso.
La proporzione fra lunghezze del tronco e degli arti inferiori si modifica nel tempo: nell’infanzia si ha una maggiore crescita degli arti superiori e del tronco, invece nell’adolescenza si ha una crescita prevalentemente degli arti inferiori. Al termine dell’adolescenza si raggiungono le proporzioni dell’adulto e la maturità scheletrica.
I paramorfismi: atteggiamenti posturali scorretti
I diversi cambiamenti muscolo-scheletrici legati allo sviluppo e alla crescita sono fisiologici, ma vengono comunemente scambiati per patologie.
Tali cambiamenti, se particolarmente accentuati o protratti nel tempo, sono detti paramorfismi. I paramorfismi sono atteggiamenti posturali scorretti, più spesso determinati dal sistema muscolo scheletrico e dalle articolazioni; sono potenzialmente reversibili, quindi non rappresentano una condizione patologica. Questi vanno valutati con attenzione dal pediatra o da uno specialista e nel caso, solo se necessario, è possibile intervenire con un percorso fisioterapico o con altre indicazioni che sono state consigliate dal medico. Alcuni esempi di paramorfismi sono gli atteggiamenti scoliotici, il dorso curvo, il ginocchio valgo, il piede piatto o l’alluce valgo.
I dolori di crescita nei bambini
Come secondo punto vorrei approfondire la parte in cui nella vostra domanda avete scritto “ultimamente accusa dolore alle gambe… inizialmente pensavamo alle cadute continue, ma quando ha cominciato a dire che il dolore era ‘dentro’, profondo… abbiamo deciso che fosse il caso di rivolgersi a un esperto”.
Quando si parla di dolori alle gambe durante lo sviluppo, uno dei motivi più frequenti nei bambini tra i 4 e i 12 anni sono i dolori di crescita. Il termine dolori di crescita è utilizzato per definire quei tipici dolori alle gambe o una sensazione crampiforme che i bambini riferiscono soprattutto alla sera e di notte.
Ecco sei domande da farsi – con relative risposte, che riassumono la natura dei dolori di crescita:
- Quando si presentano i dolori? Alla sera o di notte?
- Quanto sono frequenti? Non tutti i giorni, 1-2 volte a settimana, va a periodi.
- Quanto durano? Qualche decina di minuti.
- Come fa a farlo passare? Un massaggio, ogni tanto basta il Paracetamolo.
- Ci sono gonfiori articolari? Mai visti.
- Al mattino quando si sveglia come sta? Bene, sembra normale, non zoppica e non ha dolore.
Quando si presentano i dolori di crescita?
Di solito non è possibile prevenirli. Spesso dopo una giornata di intensa attività fisica, di solito la sera o la notte, il bambino comincia a lamentare dolore, anche a comparsa improvvisa. I dolori si presentano con dolore anteriore tra ginocchia e piedi e a volte dietro le ginocchia o alle cosce, raramente alle braccia.
Gli episodi di dolore sono brevi, al massimo durano alcune decine di minuti. Al risveglio il bambino non sente più alcun dolore, né presenta difficoltà nei movimenti o rigidità.
Non è presente gonfiore alle articolazioni.
Può accadere che gli episodi si presentino per qualche notte consecutiva, ma la frequenza è solitamente irregolare. Il dolore si risolve spontaneamente. Possono essere di aiuto i massaggi e, talvolta, gli antidolorifici o antinfiammatori. Si tratta di forme assolutamente benigne, che si risolvono spontaneamente senza lasciare alcuna conseguenza.
Dolore profondo? Necessaria un’analisi più approfondita
Quando si parla però di dolore profondo in cui è presente gonfiore all’articolazione o a più di una articolazione, il dolore è persistente ovvero non passa e dura nel tempo, inoltre è presente limitazione del movimento, allora è consigliabile rivolgersi ad uno specialista e fare tutti gli approfondimenti necessari. Questi sintomi e segni che vi ho appena descritto sono tipici di patologie infiammatorie (per esempio l’artrite idiopatica giovanile o altre forme di artrite come la oligoartite o la poliartite) che non vanno assolutamente trascurati. Anzi, è consigliabile consultare il pediatra e fare una visita specialistica.
Centro di Fisioterapia Pediatrica
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