Migliorare la qualità del sonno nel neonato
Sport Clinic Risponde
Dott. Francesca Bianchi
Salve mi chiamo Anna e ho partorito a novembre 2022. Mi sono accorta che il bambino piange nel sonno e si dimena mentre dorme e questo mi preoccupa. E’ normale che un neonato abbia il sonno così agitato? Ci sono dei metodi per farlo dormire serenamente (magari delle gocce per dormire)? Forse mi sto preoccupando troppo, però mi ha fatto impressione e non so se esistono dei disturbi del sonno nei bambini.
Grazie,
Anna.
Salve signora Anna,
grazie per averci scritto su un argomento che interessa a molte famiglie nei primi anni di vita dei bambini.
Il sonno dei bambini non è uguale a quello degli adulti. Il sonno è un fenomeno complesso, che si evolve e si modifica durante la crescita.
Quanto dorme un neonato?
Il ciclo del sonno è diviso tra fase REM e non-REM. Alla nascita, il sonno REM (fase in cui il sonno è più leggero in cui il cervello è molto attivo) rappresenta circa il 50% del totale, intorno ai 2-3 anni diventa il 25%, per raggiungere poi (come negli adulti) circa il 20% intorno ai 6 anni. La percentuale di sonno REM nei bambini è maggiore perché funzionale allo sviluppo cerebrale. Infatti i neonati e i bambini dormono di più degli adulti principalmente perché il sonno influisce sulla loro crescita, in particolare favorisce lo sviluppo cerebrale.
Le ore di sonno di un neonato
- Nel primo mese di vita il bambino dorme almeno 15-16 ore al giorno.
- Tra i 2 e i 3 mesi le ore di sonno notturno aumentano, il bambino comincia ad abituarsi alla luce e al buio, al rumore e al silenzio
- Tra i 3 e i 6 mesi si svegliano all’incirca due o tre volte ogni notte, ma non tutti i genitori se ne accorgono: ciò accade perché alcuni bambini si svegliano e si ri-addormentano da soli, mentre altri hanno bisogno della mamma o del papà per riprendere sonno.
- Tra i 6 mesi e i 24 mesi nei bambini avvengono numerosi scatti di crescita nello sviluppo, per esempio quando cominciano a spostarsi gattonando o camminando, si presentano dei momenti di “disorganizzazione”, in cui si ha infatti l’impressione di tornare indietro, in questi momenti è importante continuare a rispettare la stessa routine.
- intorno ai 2 anni, i bambini dormono circa 11-12 ore, con uno o due sonnellini durante il giorno
- dopo i 3 anni generalmente i risvegli notturni tendono a ridursi fino a scomparire nella maggioranza dei casi. Con la crescita infatti il sonno dei bambini si stabilizza: i risvegli, l’irrequietezza, i fenomeni regressivi, scompaiono per lasciare posto a un sonno più continuo.
Situazioni di sonno agitato del neonato
Alcune domande molto frequenti tra i genitori riguardano i frequenti risvegli notturni e il sonno agitato a causa degli incubi e di eventi come il pavor nocturnus o terrori notturni.
È quindi interessante approfondire questi 3 eventi sopra elencati:
Risvegli notturni
Sono molto frequenti nei bambini nelle fasi di passaggio dal sonno profondo al sonno leggero; si tratta di momenti in cui il piccolo è semisveglio e sono temporanei. Anche noi adulti durante il sonno attraversiamo queste fasi di passaggio, solo che sappiamo come riaddormentarci subito e quindi non ce ne accorgiamo; ai bambini accade la stessa cosa ma con maggior frequenza, solo che spesso non sono abituati a riaddormentarsi da soli e quindi richiamano l’adulto per essere supportati.
- Nel caso in cui l’incidenza dei risvegli tra un ciclo di sonno e l’altro aumenta si parla di sleep regression: un fenomeno che si verifica maggiormente nei momenti in cui il bambino fa uno scatto nello sviluppo psicomotorio con acquisizioni nuove come il linguaggio o quando iniziare a camminare.
Incubi
Sogni dal contenuto pauroso o angosciante, si presentano nelle ultime ore della notte (fase di sonno REM, ovvero la fase del sonno più leggero in cui il cervello è più attivo) ; il bambino si sveglia impaurito, ricorda gli aspetti principali del sogno ed è difficile ri-addormentarlo, il genitore può cercare di rassicurarlo fino a che la paura non scompare.
Pavor nocturnus o terrore notturno
Si presenta nelle prime ore del sonno del bambino (fase di sonno non-REM, ovvero fase sonno profondo); il bimbo appare agitato, spaventato, può parlare in modo confuso, piangere e tutto ciò può essere accompagnato da tachicardia, sudorazione, agitazione motoria e (a volte) si associa a sonnambulismo. ll bambino solo apparentemente è sveglio, non riconosce familiari, è confuso e disorientato. Il mattino dopo non ricorda niente dell’episodio; è consigliabile non svegliare il bambino, non intervenire. Invece è utile controllare che non ci siano pericoli intorno.
Sonno disturbato del neonato: esiste un rimedio?
Riguardo alla sua domanda, signora Anna, se esistono dei metodi per fare dormire più serenamente il bambino le rispondo che non esistono purtroppo ricette in grado di garantire il risultato, ma si possono attuare delle buone pratiche per gestirli al meglio. Ecco alcuni suggerimenti che possono aiutare i genitori a favorire il sonno del loro bambino:
- Creare una routine serale: costruire un percorso definito verso il sonno che si ripete quotidianamente prima di andare a dormire. Anticipare significa aiutarlo a costruire la sua autonomia.
- Non aspettare che il bambino sia troppo stanco e irritabile per metterlo a letto.
- Evitare giochi che agitano il bambino nelle ore che precedono il sonno.
- Addormentare il bambino nella stanza dove è solito dormire (perché svegliandosi di notte in un luogo diverso da quello in cui si è addormentato potrebbe sentirsi spaesato e rendere più difficile il ri-addormentamento).
- Non ricorrere a farmaci, se non su prescrizione del pediatra.
Possono aiutare le gocce per dormire?
Infine riguardo la somministrazione di farmaci per aiutare il bambino a dormire è importante ricordare che prima è opportuno contattare il pediatra.
Una delle sostanze più utilizzate per regolarizzare il sonno, sia nei bambini che negli adulti, è la melatonina. Questa sostanza interviene per regolare il ciclo sonno-veglia. L’assunzione di questa sostanza, in casi di disturbi del sonno evidenti (i semplici risvegli notturni non sono identificati come disturbi del sonno!), può essere indicata sotto prescrizione e controllo medico. Dagli studi esistenti riguardo l’assunzione di melatonina emerge che non ci sono benefici certi in caso di disturbi del sonno, inoltre non ci sono controindicazioni ma è necessario utilizzare la sostanza con cautela con i dosaggi giusti consigliati dal pediatra.
Conclusioni
In conclusione si può dire che dormire fa parte della crescita e anche periodi di difficoltà del sonno possono rientrare nella normale maturazione. Ricordare che un sonno agitato può anche essere semplicemente un segno di eccitazione per le conquiste del giorno appena trascorso e che gli incubi e il terrore notturno sono eventi fisiologici che passano spontaneamente.
Centro di Fisioterapia Pediatrica
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