Differenze tra Fisioterapista Pediatrico e Neuropsicomotricista Infantile: Quello che Devi Sapere
Molto spesso viene impropriamente utilizzato, sia dalle persone non specialiste del settore sia dagli operatori sanitari stessi, il termine fisioterapista pediatrico e terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva (TNPEE). Queste due figure per alcuni aspetti sono simili ma esistono alcune caratteristiche che differenziano queste professioni sanitarie della riabilitazione. I due tipi di professioni non possono essere considerati sovrapponibili, bensì complementari.
Le professioni sanitarie si suddividono in:
- Area delle professioni Sanitarie Infermieristiche ed Ostetriche (infermiere, ostetrico/a)
- Area delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione (fisioterapista, logopedista, terapista occupazionale, terapista della neuro e psicomotricità, ortottista, educatore professionale, podologo)
- Area delle Professioni della Prevenzione (tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, assistente sanitario)
La figura del fisioterapista pediatrico
Il professionista della fisioterapia pediatrica chi è e cosa fa?
A livello internazionale per il fisioterapista sono riconosciute diverse aree specialistiche come quella di management, formazione, ricerca e aree di specializzazione clinica (neurologia, cardio-pneumologia, geriatria, sport, ortopedia e pediatria). La fisioterapia pediatrica è considerata quindi parte integrante dei servizi sanitari specialistici per l’età evolutiva.
In particolare il fisioterapista specializzato in area pediatrica è un professionista sanitario che:
- aiuta l’acquisizione di abilità (abilitazione);
- sostiene il recupero funzionale (riabilitazione) delle funzioni motorie, cardiorespiratorie e neuromotorie;
- limita e previene gli esiti funzionali;
- sostiene la partecipazione nei contesti di vita di ogni bambino nell’ottica di fargli raggiungere il suo massimo potenziale;
- si occupa di prevenzione primaria e di promozione di salute e di prevenzione secondaria tramite screening ed interventi tempestivi.
Questo professionista effettua quindi interventi sanitari attraverso programmi fisioterapici individualizzati basandosi su problematiche cliniche, età e bisogni di salute del singolo bambino.
Tipologie di trattamento
Il trattamento che viene svolto può essere: diretto (lavoro attivo del fisioterapista con il bambino) e indiretto (indicazioni ed attività condivise a casa, tenendo in considerazione la vita relazionale e affettiva del bambino).
Durante il trattamento il fisioterapista pediatrico si avvale di strumenti, come esercizi articolari e muscolari, esercizi di rieducazione posturale e funzionale, facilitazioni neuromotorie-sensoriali-propriocettive, gioco terapeutico (giochi manuali, gioco corporeo), ortesi (tutori, splint, scarpe) ed ausili funzionali.
Aree di intervento
Il fisioterapista pediatrico si occupa di:
- problematiche muscolo-scheletriche, motorie e neuromotorie negli ambiti della neonatologia, della nascita pretermine e dello sviluppo psicomotorio 0-3 anni
- problematiche ortopediche (torcicollo posturale e torcicollo miogeno congenito, plagiocefalia occipitale posizionale, piede talo-valgo, metatarso varo, piede torto congenito, piede piatto, scoliosi idiopatica e posturale, dorso curvo, patologie da sovraccarico sportivo, anomalie del cammino, patologie traumatiche come fratture, distorsioni e lussazioni;
- problematiche neurologiche;
- problematiche cardio-polmonari;
- problematiche reumatologiche;
- problematiche oncoematologiche.
Il terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva
Il TNPEE è il professionista sanitario che svolge gli interventi di prevenzione, valutazione e ri-abilitazione nelle seguenti aree dello sviluppo:
- Area della neuro-psicomotricità;
- Area della psicomotricità;
- Area della neuropsicologia.
Il Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva si occupa delle situazioni di disabilità dovute a:
- disturbi della coordinazione motoria (maldestrezza, impaccio, disprassia);
- disturbi da deficit di attenzione/iperattività (ADHD);
- disturbi specifici di apprendimento (disgrafia);
- disabilità intellettiva;
- disturbi emotivo-relazionali e relazionali;
- disturbi comportamentali;
- ritardo psicomotorio.
Punti di contatto tra le due figure sanitarie
Entrambe le figure hanno come principi chiave della loro professione:
- si rivolgono alla fascia evolutiva da 0 a 18 anni;
- collaborano con un team multidisciplinare condividendo gli obiettivi del proprio intervento con la famiglia e insieme agli operatori sanitari (pediatra, medici specialisti, figure sanitarie della riabilitazione);
- è presente un approccio olistico (ovvero considera tutto il bambino nei suoi aspetti relazionali, emotivi, cognitivi, sensoriali, sociali, considera la famiglia e l’ambiente in cui vive);
- è presente un approccio evolutivo (adatta l’intervento e le proposte in base all’età, la maturazione relazionale, psicomotoria e muscoloscheletrica);
- intervento sia abilitativo che rIabilitativo;
- approccio centrato sulla famiglia;
- cornice di riferimento basata sui principi del modello di Classificazione Internazionale del Funzionamento, delle Disabilità e della Salute – versione Bambini e Adolescenti (ICF-CY).
La differenza tra fisioterapista pediatrico e TNPEE
In conclusione la differenza fondamentale che distingue le due figure è quella che il terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva si occupa della gestione di problematiche del sistema nervoso centrale specificamente la parte neuro-psichica, neuro-cognitiva, neuro-sensoriale, psicomotoria (che sono competenze minime nel fisioterapista compreso in quello specializzato in area pediatrica).
Invece il fisioterapista dell’area pediatrica si occupa della gestione dei disturbi funzionali in età evolutiva che necessitano di interventi di fisioterapia al sistema muscoloscheletrico, cardiopolmonare, nervoso centrale e periferico (aspetti neuromotori) e patologie funzionali multisistemiche.
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