Quando iniziano a camminare i bambini?
Sport Clinic Risponde
Dott.ssa Francesca Bianchi
Buongiorno, mi chiamo Cristina e sono la mamma di Filippo, nato 11 mesi fa. So che ogni bambino ha i suoi tempi, però mi chiedo quando iniziano a camminare in media i bambini, quando bisogna preoccuparsi se non lo hanno ancora fatto e, soprattutto, se ci sono dei modi per insegnarglielo a fare. Infatti ho il timore che possa sviluppare dei difetti di camminata, come posso evitarlo?
Grazie in anticipo.
Salve Cristina, innanzi tutto vorrei ringraziarla per averci scritto. Spero che le informazioni le saranno utili e che siano esaustive circa il quesito da lei posto.
Come ha giustamente scritto “ogni bambino ha i suoi tempi“: questo è verissimo. Lo sviluppo psicomotorio avviene tramite delle fasi di sviluppo.
Si parla di “fasi” e non di “tappe” per sottolineare un approccio più flessibile ai tempi di maturazione del bambino. Infatti esiste una variabilità fisiologica determinata da aspetti genetici (costituzione fisica, carattere/temperamento, struttura muscolo-scheletrica,) e da fattori legati all’ambiente in cui il bambino vive e cresce (come le esperienze che gli vengono proposte e il rapporto con il caregiver – adulti che se ne prendono cura). Inoltre è significativo considerare che le varie aree di sviluppo tra di loro sono strettamente interconnesse: una conquista nella sfera cognitiva porta contemporaneamente ad una conquista motoria, sensoriale e relazionale e viceversa.
Le fasi di sviluppo dei bambini
Esistono quattro fasi di sviluppo suddivise secondo fasce di età:
0-3 mesi, 3-6 mesi, 6-9 mesi, 9-12/18 mesi.
Vediamo le principali caratteristiche di ciascuna fase.
Fase 0-3 mesi
La necessità primaria di neonato e lattante è di essere contenuto e stabilizzato durante tutte le sue attività quotidiane. Il piccolino si sta ancora adattando alla vita extra-uterina.
Fase 3-6 mesi
Gli aspetti più rilevanti dello sviluppo psicomotorio includono l’aumento dell’interesse per l’ambiente esterno e delle capacità di relazionarsi con le persone e gli oggetti. In questa fase è utile proporre attività per terra, su una coperta, dove il piccolo assumerà posizioni di gioco sulla schiena e a pancia in giù, si girerà sui fianchi per imparare a rotolare e conoscere il senso dello spazio.
Fase 6-9 mesi
In questa fase subentrano conquiste motorie come la posizione seduta autonoma e la costruzione di uno spostamento orizzontale funzionale (strisciamento, gattonamento, spostamento sul sedere in posizione seduta).
Lo spostamento orizzontale è molto importante perché rappresenta la sua prima esplorazione autonoma dello spazio. È essenziale offrire al bambino la possibilità di sperimentare il movimento in libertà e sicurezza, mettendolo per terra sdraiato su una coperta o sul tappeto in casa.
È fondamentale comprendere il valore dello spostamento per terra: il bambino che sa muoversi nell’ambiente prima di camminare, conosce meglio se stesso e lo spazio in cui camminerà più tardi, prepara le basi dell’equilibrio che dopo rendono il cammino più sicuro. In questa fase non è più indicato l’uso della “palestrina” con i giocattoli appesi, del box (troppo piccolo per permettere al bambino di muoversi isolato dall’ambiente circostante).
Fase 9-12 mesi
La nuova sfida per il bambino è quella di tirarsi in piedi per poi tornare a mettersi giù nuovamente. Una volta che comincia ad alzarsi in piedi è utile per il bimbo allenare il cammino laterale sostenendosi con le mani ad oggetti stabili.
È importante che gli adulti non lo mettano in piedi pensando di aiutarlo (il bambino è pronto per stare in piedi quando si “tira su” da solo) perché, al contrario, ciò può rallentare l’acquisizione dell’equilibrio necessario per camminare da solo. È utile mettere a disposizione del bambino poltrone, divano, tavolini bassi e stabili al fine di creare un piano di appoggio per esercitare il cammino laterale.
In questa fase la sicurezza dell’ambiente diventa ancora più importante per rendere la casa “a misura del bambino che si muove”. Controlla i luoghi nuovi dove il bambino può arrivare o cadere e gli appoggi che userà per alzarsi in piedi e camminare.
Quando inizia a camminare un bambino?
Ma torniamo, signora Cristina, alla sua domanda -“A che età camminano i bambini?”.
I bambini iniziano a camminare intorno ai 12 mesi. Tuttavia questo passaggio varia da bambino a bambino: può iniziare dai 9 o 10 mesi e può arrivare fino ai 18 mesi.
Quando iniziano a camminare, i bambini spesso mantengono un’andatura “a gambe larghe” per aumentare la base di appoggio e facilitare così l’equilibrio. Inoltre è bene ricordare che i piedi in questa fase non sono ancora ben sviluppati. Infatti, il piede nei bambini fino a 4 anni è fisiologicamente piatto e l’arco plantare si sviluppa intorno ai 6 anni.
Quindi signora Cristina, non si preoccupi se suo figlio Filippo all’inizio avrà dei “difetti di camminata”, se “cammina male”, oppure se a 14 mesi ancora non cammina, bisogna solo lasciargli il tempo di sperimentare e acquisire sicurezza in questa nuova grande conquista!
Come insegnare a camminare ai bambini?
Non ci sono dei modi per insegnare ad un bimbo come camminare, ma esistono alcune facilitazioni per la deambulazione autonoma.
Ecco elencati qui sotto alcuni pratici consigli:
1) Lo spostamento orizzontale
Prima di alzarsi in piedi è fondamentale sperimentare lo spostamento orizzontale, un periodo di statica eretta e di cammino laterale sostenendosi con le mani ad appoggi stabili e sicuri. In questo modo il bimbo attiva i movimenti che serviranno a camminare da solo e a gestire l’equilibrio per cadere senza farsi male.
È utile mettere a disposizione del bambino poltrone, divano, tavolini bassi e stabili al fine di creare un piano di appoggio per esercitare il cammino laterale e per avere uno spazio dove mettere i giocattoli, permettendogli così di giocare in piedi.
2) Evitare di mettere il bambino in piedi
Se il bimbo non si alza da solo significa che non è pronto per stare in piedi!
3) Non forzarlo a camminare
Non farlo camminare con l’aiuto dell’adulto se ancora non cammina da solo. Si può pensare che sia di aiuto ma, al contrario, potrebbe rallentare l’acquisizione dell’equilibrio necessario per camminare da solo.
4) Acquistare giochi utili
Sono consigliati giochi come oggetti da spingere, tirare, trasportare in spazi sicuri e sorvegliati.
5) Non usare il girello
L’uso del girello è sconsigliato perché non aiuta ad acquisire una reale autonomia, favorisce movimenti e posizioni viziate delle gambe e dei piedi, non lo agevola nella gestione delle perdite fisiologiche di equilibrio.
6) Le scarpine
L’uso delle prime scarpine è consigliabile quando il bambino inizia a stare in piedi nei momenti in cui è fuori casa. Invece, in un ambiente protetto e pulito, come a casa, meglio scalzo o con calze anti-scivolo. Le caratteristiche fondamentali da cercare in un paio di scarpine sono: flessibilità nella parte anteriore, leggermente rinforzate sul tallone, molto morbide e con la suola anti-scivolo.
Centro di Fisioterapia Pediatrica
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