Plagiocefalia Occipitale Posturale nel Neonato: Quando Preoccuparsi e Come Trattarla
Le 4 Tipologie di Plagiocefalia
La plagiocefalia nel neonato è una deformazione del cranio con un modellamento obliquo-facciale: in particolare vi è uno schiacciamento della zona occipitale posteriore associato ad una sporgenza anteriore dallo stesso lato ed un difetto inverso dalla parte opposta.
Si distingue in due tipi:
Plagiocefalia posturale
Causata dalla pressione prolungata sulla stessa zona del cranio in epoca pre e/o post natale.
Plagiocefalia Congenita
Causata dalla pressione intrauterina.
Plagiocefalia Acquisita
Causata dalla posizione nel sonno e dalla scarsa attività da sveglio con poca posizione a pancia in giù.
Plagiocefalia sinostosica o craniostenosi
Caratterizzata dalla fusione precoce delle suture craniche. Necessita di un trattamento multidisciplinare (neurochirurgo, chirurgo maxillo-facciale, oculista, pediatra-neonatologo, ortodontista, etc)
Altri segni clinici associati a questa condizione
Insieme allo schiacciamento del cranio spesso sono associati altri segni clinici:
- rotazione preferenziale della testa del neonato da un lato
- pieghe cutanee del collo accentuate dal lato controlaterale
- controllo antigravitario scarso della testa e del tronco
In seguito alla raccomandazione dell’Accademia Americana di Pediatria del 1992 di utilizzare la posizione a pancia in su nel sonno per ridurre il rischio di SIDS (sindrome della morte in culla), si è verificato un elevato aumento della plagiocefalia occipitale posturale.
Il trattamento della plagiocefalia
Per la plagiocefalia sinostosica è di primaria importanza un intervento medico specialistico.
Invece per la plagiocefalia posturale del neonato è utile la fisioterapia, che ha come obiettivi:
- ridurre l’asimmetria cranica
- ridurre la rotazione del capo da un lato
- favorire la maturazione del controllo assiale antigravitario del capo e del tronco
- promuovere lo sviluppo psicomotorio globale
Il trattamento della plagiocefalia posturale inizia già dai primi mesi di vita del bimbo ed è basato su due aspetti fondamentali:
- cura posturale nel sonno
- cura posturale da sveglio
Cura posturale nel sonno per mezzo di cuscino
Il trattamento consiste nell’uso di uno specifico cuscino per la plagiocefalia che è utilizzabile fino al terzo mese di vita del piccolino. Questo cuscino è caratterizzato da una particolare forma triangolare che permette di fare stare il piccolo in posizione semi-supina ovvero a pancia in su, la posizione consigliata per la sicurezza del bimbo, per prevenire la sindrome della morte in culla. Allo stesso tempo il neonato sta anche leggermente di lato permettendo quindi di togliere la pressione dalla parte del cranio schiacciato. Infatti i bimbi nei primi mesi di vita dormono molte ore nell’arco dell’intera giornata, circa 14 ore totali, e inoltre i tessuti sono molto malleabili. Questo rende la cura posturale con cuscino nel sonno fondamentale, in quanto permette al cranio di potersi modellare nella parte rimasta fino a quel momento schiacciata a causa del carico sempre nella stessa zona. Dopo il terzo mese il “cuscino nanna sicura” non è più utilizzabile, in quanto il bimbo potrebbe iniziare a girarsi e a muoversi e quindi non è più sicuro.
Cura posturale da sveglio
Questa modalità di trattamento della plagiocefalia nel neonato consiste nel proporgli attività e oggetti per far sì che il cranio sia libero da pressione e per facilitare il controllo assiale antigravitario testa-tronco. Questo è possibile attraverso alcune posizioni come l’uso della sdraietta, da alternare alla carrozzina o al lettino, in cui il bimbo sta in orizzontale sdraiato a pancia in su.
Sdraietta
La sdraietta permette di mettere meno peso sul cranio essendo inclinata in avanti di circa 30°. Eventualmente, se il bimbo è molto piccolo, mettendo anche degli asciugamani arrotolati lateralmente al tronco, sia a destra che a sinistra (ma mai alla testa, che deve essere lasciata libera!), per stabilizzare così il tronco. Tronco che altrimenti tenderebbe a perdere l’allineamento in quanto composto da muscoli che in questa fase sono ancora molto deboli.
Marsupio o Fascia
Un altro utile posizionamento consiste nel tenere il bimbo nel marsupio o nella fascia con il viso verso il corpo dell’adulto. La posizione corretta per le gambe in questo caso è quando queste formano una “W” detta anche posizione a rana, in modo che le gambe che non “ciondolino” in basso.
Introduzione alla posizione a pancia in su
Inoltre è possibile iniziare a provare la posizione a pancia in giù per periodi brevi, da aumentare un poco alla volta secondo la tolleranza del bimbo. Inizialmente mettendo il bimbo disteso sul corpo della mamma/babbo o della persona che se ne prende cura (care-givers), per passare poi alla posizione sul tappeto, in presenza di un adulto, con l’aiuto di un cuscino/rullo nella zona delle spalle che aiuta a sorreggere la parte superiore del tronco e a fare quindi meno forza sulle braccia e infine provare a fare stare il bimbo sempre prono senza cuscino e per tempi più prolungati.
Giocattoli
Per concludere, quando il bimbo è sveglio è consigliabile parlargli, fare sentire rumori, direzionare fonti di luci e posizionare giochi dal lato meno esplorato, in quanto un bimbo con la plagiocefalia tende ad avere un emilato privilegiato a causa della posizione della testa che tende a farlo guardare in maggioranza dalla stessa parte.
Casco Plagiocefalia: è utile?
Esiste inoltre un trattamento efficace, ma molto costoso: si tratta di caschi fatti su misura che facilitano un rimodellamento del cranio attraverso zone libere da pressione che favoriscono la crescita del cranio nella zona rimasta schiacciata, sfruttando la plasticità caratteristica dei bambini piccoli. Il trattamento con il casco per la plagiocefalia è molto utile nei casi in cui la cura posturale durante il sonno non si riesca ad attuare e nei casi in cui il bimbo ha iniziato a girarsi sul fianco e a rotolare e quindi non è più possibile effettuare la cura posturale nel sonno con il cuscino apposito triangolare.
Il momento migliore per trattare questa patologia sono i primi tre mesi di vita perché la maggiore plasticità permette risultati ottimi.
Quando il bimbo inizia a muoversi maggiormente, dopo circa il terzo mese, il trattamento primario della cura posturale nel sonno non è più possibile da effettuare (perché non è più sicuro usare il cuscino apposito triangolare), quindi risulta più difficile trattare questa patologia e di conseguenza i risultati sono minori. In particolare se si interviene dopo i cinque mesi d’età i risultati sono scarsi.
Conclusioni
In conclusione possiamo riassumere che:
– la plagiocefalia posturale nel neonato è un problema quasi esclusivamente estetico, che si risolve alla fine della prima infanzia;
– più precoci sono la diagnosi e l’inizio del trattamento maggiore è la possibilità di ottenere a distanza risultati migliori
Altri segni associati allo schiacciamento del cranio
Associati allo schiacciamento del cranio ci possono essere altri segni:
Torcicollo posturale
Il torcicollo nei neonati è una posizione del collo in inclinazione (in direzione, di solito, opposta alla testa schiacciata). Il fatto di avere il cranio più schiacciato da una parte instaura un “circolo vizioso” che tende a fare stare la testa appoggiata sempre nella stessa zona. Di conseguenza fa stare anche il collo inclinato di lato e questo porta a sua volta il bimbo a guardare e ad esplorare maggiormente lo stesso emilato e quindi a muovere la mano e la gamba dal lato per lui facilitato.
A volte può succedere invece l’inverso, cioè che per prima cosa ci sia la testa inclinata di lato (ovvero il torcicollo) e successivamente si instauri lo schiacciamento del cranio (ovvero la plagiocefalia).
Asimmetria del viso
Quando la plagiocefalia è marcata si manifesta anche con un occhio leggermente più in alto dell’altro, orecchie e bocca non allineate o addirittura naso deviato.