Vaginismo: cos'è e come trattare questa condizione con la fisioterapia
Sport Clinic Risponde
Dott.ssa Carla Sforza
Mi chiamo Ilaria, ho 47 anni ed una figlia di 19 anni. Da qualche tempo mia figlia si è ufficialmente fidanzata – l’ho capito dai suoi comportamenti e dalla felicità che trasudava da tutti i pori. Dopo qualche tempo però ho visto Giulia chiudersi in se stessa, buttarsi giù. E non era la mancanza di entusiasmo verso il ragazzo, ma qualcosa di più oscuro… Siccome tra di noi gli anni di differenza sono pochi – so di per certo che Giulia è alle sue prime esperienze sessuali. Inoltre io sono in buoni rapporti con le sue amiche, e sono venuta a sapere una cosa. Le cose tra Giulia e il fidanzato a livello sessuale non stanno funzionando. O meglio, non sono proprio cominciate. Giulia ha paura, ha paura forse di non essere all’altezza, di provare dolore – qualunque cosa sia si manifesta in questo modo: quando sono sul più bello, Giulia chiude i muscoli della vagina…
Salve Ilaria, grazie per averci scritto. La sua storia, o meglio la storia di sua figlia Giulia ci sta molto a cuore e trovare una mamma così premurosa per la vita sessuale della figlia è decisamente amorevole.
Da quello che ha scritto, sua figlia è alle prime esperienze sessuali e la paura che ha riferito Giulia alle sua amiche non è così infrequente. Potrebbe trattarsi di un fenomeno di vaginismo, che, in maniera più comune di quello che si pensi, emerge soprattutto durante i primi rapporti.
Quando ci si sta avvicinando a qualcosa di nuovo di cui tutti parlano in termini diversi. Immagino quindi che l’argomento tra i coetanei di Giulia sia molto chiacchierato.
La reazione di sua figlia potrebbe essere dovuta sia ad un aspetto emotivo tanto quanto alla sensazione che ha Giulia quando è in intimità, potrebbe provare appunto dolore e chiudersi. Immagino quanto possa essere dispiaciuta della cosa e quanto possa sentirsi un po’ in difficoltà con il proprio fidanzato.
Il consiglio che posso darle è quello di cercare, per quanto sia possibile, di approcciare l’argomento con sua figlia e farle presente che esistono professionisti che possono darle una mano. Anche solo per capire quale sia il punto centrale della questione e in che modo si attivi la reazione del cosiddetto vaginismo. Un fisioterapista specializzato in riabilitazione del pavimento pelvico è formato per costruire un colloquio approfondito. Un colloquio che può mettere in evidenza se il disagio di Giulia è dovuto alla paura del rapporto o ad una disfunzione del pavimento pelvico. Chiaramente, una cosa non esclude l’altra: spesso la paura porta ad una sezione in difesa dei muscoli del pavimento pelvico.
Sarebbe possibile quindi, con il suo supporto, impostare un percorso che può in qualche caso avvalersi anche di altre figure professionali. Questo per riuscire a garantire a sua figlia di portare avanti anche la sua vita sessuale, importante nella vita di una donna che si sta affacciando alla vita adulta nella totalità.
Noi siamo a disposizione per ogni tipo di chiarimento e per un colloquio conoscitivo.
Pavimento Pelvico
Cos’è il pavimento pelvico? Si tratta di un insieme di muscoli che stanno alla base, sul pavimento del nostro bacino. Per capirci meglio, possiamo considerare il pavimento pelvico come una piccola amaca muscolare che unisce l’osso sacro all’osso pubico. Pochi di noi hanno piena consapevolezza di come funziona il pavimento pelvico, ma tutti ci abbiamo a che fare quotidianamente. I muscoli del pavimento pelvico sono deputati a sostenere utero, vescica, prostata, sfintere e intestino. Più che di pavimento sarebbe opportuno parlare di fondamenta del nostro organismo. Ritrovare equilibrio a livello pelvico significa affrontare problemi di stitichezza, di eccessivo sforzo per defecare, perdita di feci e pipì, incontinenza. Rinforzando il pavimento abbiamo maggiore controllo sulla nostra ‘casa’ nel complesso.